Nella Relazione annuale presentata da ANAC al Parlamento lo scorso maggio si è evidenziato come nel 2023, con riferimento alle modalità di scelta del contraente, siano state assegnate con la procedura aperta circa il 17,4% delle procedure totali, mentre nel 28,5% e nel 49,6% dei casi (per un totale di ben il 78,1%) le stazioni appaltanti hanno utilizzato, rispettivamente, la procedura negoziata senza pubblicazione del bando e l’affidamento diretto.
Quest’ultimo inoltre si è rivelato in netto aumento rispetto al 2022 sia in relazione al numero (+23,8%) che agli importi (+31%).
In considerazione della rilevanza assunta dagli affidamenti diretti nel panorama degli appalti pubblici, quindi, ANAC ha ritenuto opportuno predisporre un apposito Vademecum informativo che possa supportare le Stazioni appaltanti nella loro attività, fornendo indicazioni normative e operative.
In particolare modo, nel documento si ricorda in via preliminare come “Il D. Lgs. 31 marzo 2023 n. 36 consente l’affidamento diretto per lavori di importo inferiore a 150.000 euro e per servizi e forniture (ivi compresi i servizi di progettazione) di importo inferiore a 140.000 euro” e si rammenta come “La definizione di affidamento diretto è contenuta nell’ Allegato 1.3 art 3 lett. d) al D. Lgs. 36/2023 secondo il quale trattasi dell’“affidamento del contratto senza una procedura di gara, nel quale, anche nel caso di previo interpello di più operatori economici, la scelta è operata discrezionalmente dalla stazione appaltante nel rispetto dei criteri qualitativi e quantitativi di cui all’art. 50 comma 1 lett. a) e b) del codice e dei requisiti generali o speciali previsti dal medesimo codice.””.
A supporto poi di tutti i dati normativi richiamati nel Vademecum, ANAC ha altresi provveduto a richiamare tutti i pareri e le pronunce di chiarimento resi in merito a specifici aspetti e problematiche sia dalla stessa ANAC che dal Ministero delle Infrastrutture, in modo da offrire una casistica tanto ampia quanto approfondita sui temi affrontati.
Per quanto riguarda invece gli aspetti più operativi che necessitano di un opportuno coordinamento con le disposizioni relative alla digitalizzazione, il Vademecum offre chiarimenti sull’attuale sistema di acquisizione del Certificato Identificativo Gara (CIG) e sull’invio delle informazioni alla Banca Dati Nazionale dei Contratti Pubblici (BDNCP), fornendo altresì una panoramica sulle prossime modifiche migliorative delle schede che accolgono le richieste pervenute dalle stazioni appaltanti e dalle associazioni di categoria.