Appalti: all’Adunanza Plenaria del Consiglio di Stato questioni attinenti alla mancata indicazione del costo della manodopera

L’Adunanza Plenaria del Consiglio di Stato è stata, ancora una volta, adita con riferimento alle norme del Codice dei Contratti.

In particolare il Consiglio di Giustizia Amministrativa per la Regione Siciliana con l’ordinanza del 20 novembre 2018, n. 772 ha rimesso due questioni, entrambe relative alla mancata specifica indicazione del costo della manodopera nell’offerta.

La particolarità della rimessione deriva dalla circostanza, riportata nella stessa ordinanza n.772/2018, per cui già “la Quinta Sezione del Consiglio di Stato, con ordinanza 25.10.2018 n. 6069 ha deferito, in una controversia analoga a quella qui in esame, la soluzione all’Adunanza plenaria”, segno che il contrasto giurisprudenziale si è più volte manifestato nell’arco di poco tempo, rivelandosi di complessa soluzione.

Da qui la necessità di chiarire:

1) se, per le gare bandite nella vigenza del d.lgs. 18 aprile 2016, n. 50, la mancata indicazione separata del costo della manodopera (e degli oneri di sicurezza) determini immediatamente e incondizionatamente l’esclusione del concorrente, senza possibilità di soccorso istruttorio, anche quando non è in discussione l’adempimento da parte del concorrente degli obblighi di sicurezza, né il computo dei relativi costi e oneri nella formulazione dell’offerta, né vengono in rilievo profili di anomalia dell’offerta, ma si contesta soltanto che l’offerta non specifica la quota di prezzo corrispondente ai predetti costi oneri; 

2) se, ai fini della eventuale operatività del soccorso istruttorio, assuma rilevanza la circostanza che la lex specialis taccia sull’onere di indicazione del costo della manodopera e degli oneri di sicurezza (come nel caso di specie) ovvero richiami espressamente l’obbligo di dichiarare il costo della manodopera e gli oneri di sicurezza.

Leggi l’ordinanza n.772/2018

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