L’art. 222 del nuovo Codice dei contratti affida ad ANAC, tra l’altro, il compito di supportare le Stazioni appaltanti attraverso l’adozione di bandi-tipo, capitolati-tipo, contratti-tipo e altri atti amministrativi generali e l’art. 83 del Codice dispone che i bandi di gara siano redatti dalle Stazioni appaltanti proprio in conformità di quelli tipo, imponendo che laddove ciò non si verifichi, le Stazioni appaltanti, nella delibera a contrarre, motivino espressamente in ordine alle deroghe al bando-tipo.
L’art. 186 del Codice poi dispone che “I titolari di concessioni di lavori e di servizi pubblici, ad esclusione di quelli disciplinati dal Libro III, già in essere alla data di entrata in vigore del codice, di importo pari o superiore alle soglia di rilevanza europea, e non affidate conformemente al diritto dell’Unione europea vigente al momento dell’affidamento o della proroga, affidano mediante procedura ad evidenza pubblica una quota tra il 50 per cento e il 60 per cento dei contratti di lavori, servizi e forniture stabilita convenzionalmente dal concedente e dal concessionario; (…)”, specificando, al comma 5, che le modalità di calcolo delle suddette quote siano definite dall’ANAC.
In forza di tali disposizioni normative, dunque, ANAC ha ritenuto opportuno:
- procedere alla consultazione pubblica dello Schema di Bando tipo n. 1/2023 “Procedura aperta per l’affidamento di contratti pubblici di servizi e forniture nei settori ordinari sopra le soglie europee, da aggiudicarsi con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa sulla base del miglior rapporto qualità/prezzo”, dando la possibilità di contributi al disciplinare tipo mediante la compilazione di apposito modulo online entro il termine inderogabile del 22 maggio 2023 alle ore 23.59.
- procedere alla consultazione pubblica dello Schema di Deliberazione dell’Autorità recante “Indicazioni sulle modalità di calcolo delle quote di esternalizzazione dei contratti di lavori, servizi e forniture da parte dei titolari di concessioni di lavori e di servizi pubblici non affidate conformemente al diritto dell’Unione europea”, offrendo la possibilità a quanti interessati di presentare osservazioni con la compilazione di un apposito modulo online entro il termine inderogabile del 26 maggio 2023 alle ore 23.59.