Obblighi comunitari, miglioramento e prevenzione delle acque superficiali

Un’importante sentenza della Corte di Giustizia Europea (Grande Sezione) ha chiarito la portata della Direttiva 2000/60/CE, che in materia di acque, persegue l’obiettivo di prevenirne il deterioramento qualitativo e quantitativo, migliorandone lo stato ed assicurandone un utilizzo sostenibile.

La decisione del 1 luglio 2015, emessa nella causa C-461/13, ha, infatti, precisato che gli obblighi comunitari espressi dalla Direttiva 2000/60/CE si applicano anche a progetti specifici quali, ad esempio, l’incremento di profondità di un fiume navigabile, ragion per cui se vi è rischio di un declassamento dello stato del corpo idrico, lo Stato membro deve negare l’autorizzazione ai lavori.

leggi tutto

 

Top