Il Consiglio dei Ministri ha impugnato la nuova legge della Regione Sardegna n. 8/2018 in materia di appalti pubblici

Lo scorso 15 marzo 2018, sul Bollettino Ufficiale della Regione Sardegna n. 14, è stata pubblicata la Legge Regionale n. 8 del 13 marzo 2018, con cui sono state emanate nuove norme in materia di contratti pubblici di lavori, servizi e forniture.

La disciplina è entrata in vigore lo scorso 14 aprile e trova applicazione, in quanto compatibile, alle concessioni di lavori e alle concessioni di servizi di cui al decreto legislativo n. 50 del 2016, e successive modifiche ed integrazioni.

Nella seduta dell’8 maggio 2018, tuttavia,  il Consiglio dei Ministri n. 82, esaminando ventidue leggi regionali, ha deliberato di impugnare il provvedimento in quanto  – si legge nel comunicato stampa pubblicato sul sito del Governo – “”alcune norme riguardanti le gare d’appalto e gli interventi da realizzarsi mediante contratti pubblici eccedono dalle competenze attribuite alla Regione dallo Statuto speciale di autonomia e invadono la competenza riservata allo Stato, in materia di tutela della concorrenza e di ordinamento civile, dall’art. 117, secondo comma, lettere e) ed l), della Costituzione””.

Nello specifico l’impugnazione riguarda gli articoli:
– 34 (Nomina e requisiti del Responsabile di progetto e responsabile per fasi)
37 (Attività contrattuale e semplificazione in relazione alla Commissione giudicatrice)
39 (Attività contrattuale e semplificazione in relazione alle Linee guida e al codice regionale di buone pratiche)
45 (Razionalizzazione e qualificazione della committenza in relazione alla Qualificazione delle stazioni appaltanti)
Leggi la L.R. Sardegna n. 8/2018

 

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