Modifiche al contratto e varianti in corso d’opera: nuove modalità di comunicazione all’ANAC

Il Comunicato del Presidente del 30 gennaio 2025 fornisce precisazioni sulle comunicazioni delle modifiche al contratto e delle varianti in corso d’opera (all’art. 120 del Codice dei contratti), a cui sono tenute la Stazioni appaltanti secondo quanto previsto dall’art. 5, commi 11 e 12 dell’allegato II.14 al Codice.

Nello specifico e “(…) in aderenza alla digitalizzazione dell’intero ciclo di vita dei contratti pubblici (…)” ANAC ha reso chiarimenti sulle corrette modalità di inoltro che hanno sostituito l’invio delle comunicazioni tramite PEC, sottolineando come le modalità operative per la trasmissione dei dati siano illustrate anche in una apposita sezione di FAQ sul sito di ANAC e come debbano essere considerati superati tanto il vecchio modulo per l’acquisizione dei dati che le indicazioni contenute nel precedente Comunicato risalente ormai al 2016.

Scendendo poi nel dettaglio il Comunicato ricorda come il sistema SIMOG continui comunque a permettere di assolvere agli obblighi di comunicazione delle modifiche e delle varianti ma solo per le procedure assoggettate al previgente Codice (D.Lgs. 50/2016).

Per le procedure indette a partire dal 2024 ed assoggettate al nuovo Codice (D.Lgs. 36/2023), viceversa, i dati relativi alle modifiche contrattuali debbono essere necessariamente trasmessi alla Banca dati nazionale dei contratti pubblici mediante le piattaforme di approvvigionamento digitale certificate.

Qualsivoglia altro mezzo di invio determina l’irricevibilità degli atti.

L’Autorità specifica inoltre che, per le varianti in corso d’opera di valore superiore al 10% in contratti sopra soglia, la documentazione indicata dalla normativa codicistica (progetto esecutivo, atto di validazione, relazione del RUP) deve essere resa disponibile dalla Stazione appaltante, entro 30 giorni dall’approvazione, tramite un link che rinvia alla sezione “Amministrazione trasparente”: la documentazione va poi conservata in un’apposita sottosezione denominata “Varianti in corso d’opera” nell’ambito della più generale sottosezione “Bandi di gara e contratti”.

Un particolare specifica è data per le stazioni appaltanti a cui non si applica il decreto trasparenza: sul punto il Comunicato chiarisce come il link dovrà puntare a una pagina specifica di pubblicazione dei documenti (e non ad una pagina generica o alla pagina iniziale del sito istituzionale).

Viene inoltre sottolineato come per gli appalti di servizi e forniture, in assenza di una precisa indicazione normativa della documentazione minima da trasmettere ad ANAC a corredo della variante, devono comunque essere resi disponibili il progetto (di unico livello) e la relazione del RUP.

Da ultimo il Comunicato descrive opportunamente le modalità di calcolo del superamento del limite del 10% ed elenca le indicazioni che devono essere contenute nella relazione del RUP, richiamando anche le sanzioni applicabili nei casi di non rispetto degli obblighi di comunicazione.

Leggi la Comunicazione del Presidente del 10 gennaio 2025

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