OSSERVATORIO SUL NUOVO CODICE DEGLI APPALTI – LE QUALIFICAZIONI DELLE STAZIONI APPALTANTI

Il D.Lgs. 50/2016, nell’intento di addivenire ad uno snellimento delle procedure di gara e ad un contenimento dei costi, presenta alcune novità significative, disciplinate dagli artt. 37 e seguenti, in ordine alle qualificazioni delle stazioni appaltanti e più precisamente in materia di

  • Aggregazioni e centralizzazione delle committenze
  • Qualificazione ANAC

Preliminarmente va ricordato che l’art. 12 sancisce specifiche esclusioni dall’applicabilità del codice degli appalti del settore del servizio idrico, laddove si tratti di concessioni aggiudicate per “a) fornire o gestire reti fisse destinate alla fornitura di un servizio al pubblico in connessione con la produzione, il trasporto o la distribuzione di acqua potabile; b) alimentare tali reti con acqua potabile.” , con espresso chiarimento, contenuto sempre nell’art. 12, per cui  il nuovo codice degli appalti non si applica alle concessioni  collegate alle attività sopra descritte laddove riguardanti uno o entrambi i seguenti aspetti: “a) progetti di ingegneria idraulica, irrigazione, drenaggio, in cui il volume d’acqua destinato all’approvvigionamento di acqua potabile rappresenti più del 20 % del volume totale d’acqua reso disponibile da tali progetti o impianti di irrigazione o drenaggio; b) smaltimento o trattamento di acque reflue.”

Tenuto, dunque, conto di tali rilevanti esclusioni, gli articoli 37 e seguenti del D.Lgs. n.50/2016 individuano le prescrizioni in materia di qualificazione delle stazioni appaltanti con l’obiettivo di ridurne il numero e diminuire le procedure autonome, precisandosi, tuttavia, che l’aggregazione delle stazioni appaltanti e l’obbligo di avvalersi delle centrali di committenza potranno rendere perseguibili ed efficaci gli obiettivi del nuovo codice solo laddove vengano emanati in tempi rapidi decreti attuativi chiari ed esaustivi.

Più nello specifico:

– l’art. 37 stabilisce che le stazioni appaltanti possano procedere direttamente e autonomamente all’acquisizione di forniture e servizi di importo inferiore a 40.000 euro e di lavori di importo inferiore a 150.000 euro, nonché attraverso l’effettuazione di ordini a valere su strumenti di acquisto messi a disposizione dalle centrali di committenza. Per effettuare procedure di importo superiore alle soglie indicate al periodo precedente, le stazioni appaltanti devono essere in possesso della necessaria qualificazione ai sensi dell’articolo 38, ossia ottenuta secondo criteri e procedure stabilite dall’ANAC e basati su qualità, efficienza e professionalità.

Rimane in vigore la possibilità, dunque, le stazioni appaltanti non qualificate, di procedere direttamente e autonomamente all’acquisizione di forniture e servizi di importo inferiore  a 40.000 euro e di lavori di importo inferiore a 150.000 euro, fatta salva la facoltà di ricorrere a una centrale di committenza ovvero mediante aggregazione con una o più stazioni appaltanti aventi la necessaria qualifica.

Per effettuare procedure di importo superiore alle soglie indicate, invece, le stazioni appaltanti devono essere in possesso della necessaria qualificazione. Infatti, come detto, per gli acquisti di forniture e servizi di importo superiore a 40.000 euro e inferiore alla soglia comunitaria, nonché per gli acquisti di lavori di manutenzione ordinaria d’importo superiore a 150.000 euro ed inferiore a 1 milione di euro, le stazioni appaltanti, in possesso della necessaria qualificazione, possono procedere mediante ricorso autonomo agli strumenti telematici di negoziazione messi a disposizione dalle centrali di committenza qualificate secondo la normativa vigente.

– l’art. 38 prescrive che la qualificazione delle stazioni appaltanti debba essere conseguita in rapporto alla tipologia e complessità del contratto e per fasce d’importo ivi indicate.

Presso l’ANAC è istituito un apposito elenco delle stazioni appaltanti qualificate, di cui fanno parte anche le centrali di committenza ed in cui sono iscritti di diritto il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, la CONSIP S.p.A., i soggetti aggregatori e le città metropolitane.

La qualificazione ha come oggetto il complesso delle attività che caratterizzano il processo di acquisizione di un bene, servizio o lavoro in relazione a vari ambiti, che comprendono: a) capacità di programmazione e progettazione; b)  capacità di affidamento; c) capacità di verifica sull’esecuzione e di controllo dell’intera procedura ivi incluso il collaudo e la messa in opera.

Spetterà alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, entro 90 giorni dall’entrata in vigore del nuovo codice degli appalti, emanare un decreto per definire i requisiti tecnico organizzativi per l’iscrizione all’elenco dell’ANAC, la quale è chiamata a stabilire le modalità attuative del sistema di qualificazione, assegnando alle stazioni appaltanti un termine congruo per porre in essere effettivi processi di riorganizzazione e professionalizzazione.

Top