Mancano pochi giorni al 1° luglio 2023, ossia dalla data in cui diventerà obbligatoria la qualificazione delle stazioni appaltanti, le quali potranno appaltare opere pubbliche d’importo superiore ai 500mila euro e acquistare beni e servizi sopra i 140mila euro solo se qualificate per farlo, in base al personale disponibile, alle competenze acquisite, alla professionalità dimostrata. Non è necessaria, invece, la qualificazione per l’effettuazione di ordini a valere su strumenti di acquisto messi a disposizione dalle centrali di committenza e dai soggetti aggregatori.
Ove necessaria la qualificazione, quindi, le stazioni appaltanti che ne siano prive (l’iscrizione è immediatamente operativa, senza bisogno di attendere nessun nulla osta) non potranno ottenere il rilascio del CIG (codice identificativo gara), cosicchè per ridurre l’impatto dell’obbligo sull’organizzazione delle stazioni appaltanti ANAC ha predisposto alcuni strumenti utili.
Si tratta del servizio Qualificazione delle stazioni appaltanti che consente l’invio della domanda di iscrizione nell’elenco delle stazioni appaltanti qualificate, operativo già dal 1° giugno e della predisposizione tanto di uno schema di domande e risposte che di un manuale, che fungano da supporto per la compilazione di tale domanda di qualificazione.